La galleria dei ritratti by Marco Carminati

La galleria dei ritratti by Marco Carminati

autore:Marco Carminati [Carminati, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: IlSole24Ore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Mercante con Garbo

Le memorie di Luigi Anton Laura, l’antiquario italiano che ha regalato la sua casa-museo al Fai, Fondo ambiente italiano. Tra i suoi clienti ci sono stati i Principi di Monaco, Lord Mountbatten e la divina Greta

Ha svolto la vita professionale nell’ombra. Ha frequentato principi e case reali, imprenditori e letterati. Ma è diventato “famoso” solo con la decisione di donare al Fai la sua casa-museo di Ospedaletti (Imperia) gremita di quattromila e 800 oggetti d’arte, tra mobili, dipinti e suppellettili. Parliamo dell’antiquario-collezionista Luigi Anton Laura. Dall’atto della donazione nel 2001, lui e la moglie Nera sono finiti nel mirino di giornalisti e intervistatori, e sottoposti a innumerevoli interrogatori su vita privata e vita professionale. Forse un po’ troppo, per l’indole riservata dei liguri.

Così, probabilmente per allentare l’assedio, Luigi Laura ha deciso di raccontare in prima persona le sue memorie di antiquario, collezionista e viaggiatore, dettandole a Enrico Morbelli in un libro pubblicato da Umberto Allemandi dal titolo. Luigi Anton Laura: la vita, la casa. Racconti di un antiquario, collezionista, viaggiatore. Sono pagine che si leggono con autentico divertimento.

«La fortuna mi è sempre stata amica», ammette Laura. In effetti, la Dea bendata gli permise di tornare a casa sano e salvo dalla Campagna di Russia e di ricevere 15mila lire come dono di nozze, in parte spesi per comperare due mobiletti antichi. È da questi due oggetti che nasce l’avventura professionale di Laura.

«Nel 1946 l’anziana titolare del negozio di Sanremo nel quale avevamo comperato quei mobili ci chiese se per caso non lo volessimo rilevare noi». I Laura accettarono. Per cominciare un’attività del genere, il momento e il luogo non potevano esser più propizi. Nell’immediato dopoguerra, Sanremo ancora pullulava di grandi ville appartenute all’aristocrazia inglese, piene zeppe di mobili antichi. Ma l’aristocrazia inglese non navigava affatto in buone acque, così ville e arredi di Sanremo vennero messi in vendita. Per Laura fu come imbattersi in una miniera d’oro. La Riviera italiana e quella francese, e poi direttamente l’Inghilterra, divennero le inesauribili “cave” di splendidi mobili che Laura acquistava per rivenderli agli industriali italiani del primo boom economico.

Il suo nome entra presto nel novero dei grandi antiquari del dopoguerra, e dopo aver servito molti imprenditori nostrani, “grezzi” ma danarosi, un giorno giunge l’incontro che porterà alla svolta. Si presentò nella galleria di Sanremo un signore molto distinto, «un francese», annunciò l’usciere. A Laura non parve vero. Il francese che veniva a trovarlo era il conte Pierre de Polignac, principe di Monaco e padre di Ranieri. «Divenne uno dei miei migliori clienti», racconta Laura, e aggiunge che gli fece conoscere Ranieri e Grace Kelly e, qualche anno più tardi, lo aiuterà anche a trasferire l’attività nel meno complicato (fiscalmente parlando) Principato di Monaco.

A scampanellare alla Galleria Laura non ci furono solo i regnanti di Monaco. Una pagina del memoriale è riservata all’emozionante incontro con Greta Garbo, «che rimase a lungo a chiacchierare, piena di curiosità per tutto quello che era esposto. Ero così confuso che dimenticai di chiederle l’autografo».

Uno degli affari



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